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La diaspora ebraica
La diaspora ebraica, o ‘Galut’ in ebraico, rappresenta la dispersione del popolo ebraico oltre i confini della Terra d’Israele. Questo fenomeno non fu causato unicamente dalla distruzione del Secondo Tempio di Gerusalemme nel 70 d.C. da parte dei Romani, evento che effettivamente incrementò il processo di dispersione .
Il concetto di nomadismo è profondamente radicato nella cultura ebraica. La tendenza a migrare alla ricerca di nuovi pascoli, tipica delle società pastorali semitiche, è parte integrante del carattere storico e culturale degli ebrei . Già prima dell’epoca romana, gruppi ebraici vivevano sparsi in varie regioni del Mediterraneo e del Vicino Oriente, dovuto alla loro origine semitica e alle pratiche nomadiche .
Questa propensione al movimento e la dispersione ha contribuito alla formazione della prima nazione ebraica antica, che prese forma all’interno di un contesto culturale ben definito, sebbene geograficamente frammentato . Le varie famiglie e gruppi ebraici, già diffusi in diverse regioni, si ritrovarono quindi a confrontarsi e talvolta a competere con le popolazioni autoctone, come avvenne con gli agricoltori che abitavano la Palestina prima dell’arrivo di alcune tribù ebraiche .
Questa tendenza alla dispersione, anziché indebolire, ha rafforzato l’identità ebraica, preservando le tradizioni e la fede nonostante l’assenza di un territorio unitario. La memoria collettiva di eventi come la conquista di Gerico si è trasformata in uno degli elementi fondanti della cultura ebraica, mantenendo viva la connessione tra il popolo e la sua storia ancestrale .
Il Sionismo: Origini e Sviluppo
In conclusione, la diaspora ebraica è il risultato di un complesso intreccio di fattori storici, culturali e religiosi, che hanno visto il popolo ebraico adattarsi e prosperare in molteplici contesti, pur mantenendo un forte legame con le proprie radici e tradizioni.
Il sionismo, movimento politico e ideologia sorti alla fine del XIX secolo, mira alla creazione di uno Stato ebraico in Palestina. La nascita del sionismo è spesso attribuita alle idee di Theodor Herzl, che propose una risposta all’antisemitismo europeo e all’alienazione degli ebrei attraverso il ritorno alla “terra promessa” .
Questo movimento non deve essere confuso con l’ebraismo nel suo insieme; mentre l’ebraismo è una religione millenaria con diverse correnti e pratiche, il sionismo è principalmente un nazionalismo ebraico focalizzato sulla questione della terra e dell’autodeterminazione.
Il sionismo si sviluppò in un periodo in cui i popoli europei iniziavano a concepire l’idea di nazionalismo e Stati-nazione. Molti ebrei, vivendo come minoranze sparse in varie nazioni, videro nel sionismo un modo per ricreare una propria nazione di appartenenza, in contrasto con le discriminazioni subite. Fu in questo contesto che il primo Congresso Sionista si tenne a Basilea nel 1897, dove Herzl e altri delegati adottarono il programma del sionismo politico .
Con l’avvento della seconda guerra mondiale e l’Olocausto, la necessità di un rifugio sicuro per gli ebrei divenne ancor più pressante. Questo drammatico contesto accelerò gli sforzi internazionali per la creazione di uno Stato ebraico, che si concretizzarono nel 1948 con la fondazione di Israele .
È importante notare che il sionismo non è monolitico; esistono diverse correnti all’interno del movimento, tra cui il sionismo laburista, religioso e revisionista, ciascuno con proprie ideologie e obiettivi. Inoltre, non tutti gli ebrei sono sionisti, e non tutti i sionisti sono ebrei .
Comprendere il sionismo e la sua storia aiuta a capire meglio le dinamiche contemporanee del Medio Oriente e le origini del conflitto israelo-palestinese, che risiede nella rivendicazione del medesimo territorio da parte di due popoli .
In conclusione, il sionismo rappresenta una componente cruciale della storia ebraica moderna, ma non ne definisce l’intera identità. La diversità all’interno della comunità ebraica è vasta, con una ricca varietà di tradizioni, pratiche religiose e opinioni politiche.
La fondazione dello Stato di Israele
Il 14 maggio 1948, è un evento di enorme rilevanza storica, segnato da complessi sviluppi geopolitici, sociali e religiosi. Questa nascita è frutto di un lungo e tortuoso percorso, radicato in millenni di storia ebraica e in decenni di movimento sionista.
L’aspirazione di ritornare nella terra ancestrale e di stabilire uno Stato ebraico moderno trova le sue radici nell’antica connessione tra il popolo ebraico e la terra di Israele, una connessione interrotta da una serie di esili e dispersioni. Il desiderio di ritorno è stato mantenuto vivo attraverso le generazioni, anche durante lunghe epoche di diaspora.
Nel XIX secolo, con l’emergere del sionismo come movimento politico guidato da figure come Theodor Herzl, questa aspirazione ancestrale iniziò a trasformarsi in un progetto politico concreto. Il sionismo mirava a creare un rifugio sicuro per gli ebrei perseguitati e a stabilire una patria ebraica in Palestina, all’epoca parte dell’Impero Ottomano e successivamente amministrata dal Regno Unito sotto il mandato della Società delle Nazioni.
Il percorso verso la fondazione dello Stato di Israele fu segnato da significative migrazioni ebraiche (aliyah), dalla costruzione di insediamenti e dall’instaurazione di istituzioni che avrebbero posto le basi per uno stato futuro. Tuttavia, il cammino fu altrettanto segnato da tensioni e conflitti con la popolazione araba palestinese e dai cambiamenti geopolitici derivanti dalle due guerre mondiali.
Il culmine di questi sforzi si raggiunse dopo l’Olocausto, che evidenziò drammaticamente la necessità di uno Stato ebraico come rifugio per gli ebrei sopravvissuti alla persecuzione nazista. La pressione internazionale e le circostanze post-belliche favorirono la risoluzione delle Nazioni Unite del 29 novembre 1947, che raccomandava la spartizione della Palestina in uno stato ebraico e uno arabo.
Nonostante l’opposizione araba, David Ben-Gurion, leader del movimento sionista in Palestina, proclamò la nascita dello Stato di Israele il 14 maggio 1948, appena prima della scadenza del mandato britannico. Questo atto segnò l’inizio di una nuova era per il popolo ebraico e fu accolto con gioia estrema dagli ebrei di tutto il mondo, ma diede anche avvio al conflitto arabo-israeliano, le cui ripercussioni sono ancora sentite oggi.
La fondazione di Israele rappresenta quindi un evento complesso, simbolo di realizzazione nazionale per il popolo ebraico e, allo stesso tempo, di inizio di un lungo e difficile confronto con il popolo palestinese e i paesi arabi circostanti.
Il Concetto Spirituale e Territoriale
Per gli ebrei, la terra ha una significanza profonda, paragonabile a quella di un tempio. Possedere la terra, specialmente quella storica di Israele, ha un valore spirituale immenso, poiché è vista come l’adempimento delle promesse fatte da Dio (Jawè) ad Abramo e ai suoi discendenti. La realizzazione di questa visione è centrale per l’identità sionista .
Semiti: La parola “Semiti” si riferisce a un gruppo linguistico che comprende varie popolazioni del Medio Oriente, tra cui gli ebrei, ma anche arabi e altri. Originariamente non era un termine religioso o etnico, ma linguistico. Pertanto, ridurre gli ebrei a semplici “semiti” è riduttivo.
Aschenaziti: Gli Aschenaziti sono ebrei che si sono sviluppati storicamente in Europa centrale e orientale, con radici che risalgono al Medioevo. Hanno tradizioni, pratiche religiose e una lingua, lo Yiddish, che li distinguono dagli altri gruppi ebraici. La loro cultura si è formata in un contesto europeo, mescolando elementi ebraici con influenze locali.
Ortodossi: L’ebraismo ortodosso è una corrente all’interno dell’ebraismo che aderisce strettamente alla Halakhah (legge ebraica) e alle tradizioni. Tuttavia, anche all’interno dell’ortodossia, esistono varie interpretazioni e comunità, da quelle più moderate a quelle estremamente conservatrici, come gli Haredi.
Sionisti: Il sionismo è un movimento politico e nazionalista nato alla fine del XIX secolo che sostiene il diritto degli ebrei a uno Stato nazionale in quello che è oggi Israele. Mentre molti ebrei sono sionisti, ci sono anche ebrei non sionisti e sionisti non ebrei; il sionismo, quindi, non è una categoria religiosa ma politica.
Categorizzare tutti gli ebrei sotto un’unica etichetta ignora queste differenze significative e contribuisce a una visione stereotipata e inaccurata. La comunità ebraica è un mosaico complesso di storie, credenze e pratiche, che rispecchiano una storia millenaria di migrazioni, adattamenti culturali e interazioni. Conoscere e riconoscere queste diversità aiuta a promuovere una maggiore comprensione e rispetto tra e dentro le comunità .
Partecipa alla conferenza che si terra il giorno 22-03-2024 alle ore 21:00 Per iscriversi
“Enrico Mattei: Visione, Imprenditorialità e l’Impatto sulla Politica Energetica Globale”
Enrico Mattei fu una figura chiave del dopoguerra italiano, non solo come imprenditore ma anche come politico e visionario. Nato a Acqualagna nel 1906, Mattei iniziò la sua carriera come militante partigiano durante la Seconda Guerra Mondiale, un periodo che forgiò il suo spirito combattivo e il suo impegno per l’Italia. Dopo la guerra, Mattei divenne commissario liquidatore dell’AGIP, una piccola compagnia petrolifera statale. Con determinazione e ingegnosità, trasformò l’AGIP nella potente ENI (Ente Nazionale Idrocarburi), sfidando il monopolio delle “Sette sorelle”, le maggiori compagnie petrolifere dell’epoca, e promuovendo l’autosufficienza energetica dell’Italia.
Mattei non si limitò al panorama energetico italiano; mirava a un cambiamento globale. Lanciò il “Piano Mattei” per l’Africa, proponendo una partnership più equa tra i paesi produttori di petrolio e le compagnie petrolifere. Questo piano includeva l’investimento in infrastrutture locali e lo sviluppo di risorse energetiche, con l’obiettivo di migliorare le condizioni economiche e sociali dei paesi africani.
La sua politica energetica internazionale e il tentativo di ridurre l’influenza delle Sette sorelle cambiarono il mercato globale del petrolio. Tuttavia, la sua carriera fu interrotta bruscamente dalla sua morte nel 1962, in un incidente aereo che molti ritengono essere stato un assassinio orchestrato a causa delle sue politiche rivoluzionarie.
Recentemente, documenti desegretati dei servizi segreti inglesi hanno rivelato nuove informazioni sulla sua morte, alimentando speculazioni e teorie del complotto, ma fornendo anche una nuova luce sulla vita e il lavoro di un uomo che ha lottato per l’indipendenza energetica e la giustizia economica.
In sintesi, Enrico Mattei non fu solo un imprenditore di successo; fu un visionario che cercò di cambiare il mondo per il meglio, lasciando un’eredità che ancora oggi ispira.
Per iscriversi alla conferenza che approfondirà gli aspetti delle attività internazionali di Mattei e il mistero sull’ attentato che costo la vita allo stesso alla luce dei nuovi documenti. Conferenza
Nel 2024, il mondo si trova a un bivio cruciale. Quest’anno segna una trasformazione nella politica globale, simboleggiata dall’elezione di un nuovo Parlamento Europeo, dall’insediamento del nuovo Presidente degli Stati Uniti e da numerose elezioni fondamentali in tutto il mondo. La nostra conferenza, “2024: Un Anno di Cambiamento”, rappresenta un’opportunità unica per approfondire questi cambiamenti dinamici.
Temi Chiave:
Nuovi Volti nella Politica Globale: Esplora le implicazioni del nuovo Parlamento Europeo e della Presidenza degli Stati Uniti sulle politiche globali. L’Alba del Multipolarismo: Discuti il riconoscimento da parte del World Economic Forum della fine del dominio unipolare e cosa significa ciò per le relazioni internazionali. Paesaggi Politici Emergenti: Analizza i risultati e l’impatto globale potenziale di varie elezioni chiave in tutto il mondo. Cambiamenti nella Dinamica del Potere Globale: Comprendi la transizione verso un mondo multipolare e le sue potenziali conseguenze. Tensioni in Asia: Esamina le tensioni crescenti in Corea e Taiwan e le loro implicazioni per la pace e la sicurezza globale. Unisciti a esperti, responsabili delle politiche e leader di pensiero mentre navighiamo in questi tempi di trasformazione e prevediamo il futuro del nostro mondo interconnesso.
Non perdere questa opportunità di far parte del dialogo che sta plasmando il nostro domani. Clicca per la registrazione
Kiev e Mosca sono le due madri della Russia
Due storie distinte
L’Holodomor, lo sterminio degli ucraini
Un nuovo inizio tradito per Ucraina e Russia
Nikola Tesla fu un talentuoso ingegnere serbo che dedicò la sua vita agli studi sull’elettricità e a invenzioni geniali, al progresso della scienza teso al miglioramento dell’umanità: “Ho lavorato senza sosta per 38 anni fermandomi solo per pochissimi giorni” disse. Proprio per questo non si sposò mai e condusse una vita molto solitaria. Attribuiva un valore inestimabile all’introspezione notando che “la maggior parte delle persone è così assorbita dalla contemplazione del mondo esterno da ignorare completamente ciò che accade al loro interno”.
Tesla frequentò il Ginnasio a Karlovac, in Croazia, e poi Ingegneria Meccanica e Elettrica all’Università di Graz e di Praga (1879–1880). A Graz ebbe modo di osservare una dinamo, ovvero un generatore di corrente continua per mezzo di campi magnetici, e iniziò a focalizzarsi sui vantaggi che potevano derivare dall’utilizzo della corrente alternata.
Come vedremo, lo scienziato fu una fonte infinita di invenzioni e idee: dal tubo sottomarino per la posta (non realizzato), allo sviluppo dei motori a corrente alternata, al trasmettitore in grado di utilizzare l’energia presente nell’atmosfera per produrre energia elettrica illimitata, senza fili e gratuita (realizzato a Long Island ma poi distrutto perché contrario ad ogni tipo di interesse economico).
Oltre che dai successi professionali, tale periodo fu segnato però anche da un aggravarsi delle sue condizioni di salute. Un forte esaurimento nervoso rese necessario un periodo di convalescenza e lunghe camminate per recuperare le forze. Proprio una di queste passeggiate serali gli valse una importantissima intuizione: fu osservando un tramonto che concepì l’idea di usare un campo magnetico rotante per alimentare un motore elettrico. Intuì che il campo magnetico rotante potesse essere creato usando la corrente alternata al posto di quella continua.
Nel 1884, a 28 anni, decise di trasferirsi negli Stati Uniti, essenzialmente per le maggiori possibilità di finanziamento delle sue ricerche, considerando il forte interesse che c’era nello sviluppo nel settore dell’ingegneria elettrica. Avendo ricevuto una formazione prettamente Europea, Tesla percepiva l’impostazione americana meno affascinante e “rude”. Tuttavia, avendo già maturato importanti esperienze lavorative, ottenne un posto presso la Edison Machine Works di New York dove fu introdotto da una lettera dell’ing. Charles Batchelor, titolare della filiale francese dell’impresa di Edison.
Sin dall’inizio gli furono affidate mansioni impegnative, tra cui la progettazione di un nuovo generatore di corrente continua, per il quale Edison gli offrì un importante riconoscimento economico. Effettivamente, il lavoro di Tesla fruttò all’azienda di Edison diversi brevetti ma il riconoscimento promesso di fatto non arrivò mai. Progettò inoltre, senza ricompensa, un sistema d’illuminazione ad arco – basata su scintille elettriche tra due elettrodi.
Tesla lavorò duramente per Edison, ma poiché non ricevette mai il denaro che gli avrebbe permesso di finanziare i suoi progetti, giunsero ad una frattura irreversibile. Tesla lasciò quindi la Edison Machine e visse di stenti per almeno un anno.
In seguito, iniziò a perfezionare i motori a corrente alternata e quindi a presentare varie richieste di brevetti (ne ottenne circa 700); maturò inoltre l’idea che la corrente alternata multifase potesse trasmettere energia elettrica su lunghe distanze.
Il primo prototipo di motore a corrente alternata di Tesla interessò fortemente George Westinghouse (1846 – 1914) che, autore di 400 brevetti, aveva fatto fortuna producendo freni aerodinamici per le ferrovie. La trasmissione della corrente su lunghe distanze rappresentava dunque un obiettivo importante per poter raggiungere un maggior numero di clienti. Nel 1887, in un piccolo laboratorio indipendente poco distante dall’ufficio di Edison, Tesla mise a punto tutte le componenti del sistema per la generazione e l’utilizzo delle correnti alternate, tutt’oggi universalmente utilizzato.
Consiglio per le relazioni estere (CFR)
Mai prima d’ora nella storia americana è stato così evidente che le persone che tirano le fila di questo Paese non sono i nostri leader eletti.La presidenza di Joe Biden è forse la migliore prova a sostegno del fatto che i presidenti americani sono poco più che delle figure vestigiali di un establishment internazionale dello Stato profondo.L’idea che gli uomini di potere cospirino dietro le quinte è un concetto antico come il mondo, e molto più che solo “frange di teorici della cospirazione” hanno messo in guardia dai poteri clandestini.Il fondatore della nostra nazione, George Washington, poco prima di morire, lesse il libro di John Robison “Proofs of a Conspiracy” e immediatamente commentò:”Non era mia intenzione dubitare che le dottrine degli Illuminati e i principi del giacobinismo non si fossero diffusi negli Stati Uniti. Al contrario, nessuno è più convinto di me di questo fatto…”.John Robison, tra i tanti ricercatori contemporanei e futuri, era adeguatamente convinto che le macchinazioni di un gruppo nascosto di massoni noto come Illuminati di Baviera si fossero infiltrate nel nuovo mondo.Il primo ministro britannico Benjamin Disraeli, già nel 1856, disse alla Camera dei Comuni: L’ articolo completo.uno sguardo più da vicino al WEF e a Klaus Schwab
È un elemento chiave della nostra missione portarti alcuni dei migliori scritti del Movimento per la libertà in rapida crescita.
Tale è la natura della crescita del Movimento, include nei suoi ranghi le menti più brillanti e i pensatori più progressisti del pianeta e ora infuria una guerra tra le menti più brillanti del pianeta contro le più inique del pianeta.
Il seguente articolo in primo piano proviene da Alkricher.com che merita una visita per la sua illuminante “Storia della terza guerra mondiale”.
L’articolo qui presentato offre preziose informazioni sul gruppo sovversivo noto come WEF e sul suo sinistro ed evidentemente folle frontman Klaus Schwab.
Non commettere errori, qui stiamo guardando il male in faccia e nessuno sano di mente lascerebbe che questi criminali chiamassero i colpi, perché semplicemente ed enfaticamente non stanno lavorando nel nostro migliore interesse ma nel loro proprio.
Sono per il loro modus operandi e le loro intenzioni, cartelli criminali i cui migliori interessi comprendono evidentemente di ridurre quelli come te, me e quelli a cui teniamo a droni sacrificabili senz’anima o, nelle parole del principale goleador del WEF, il dottor Yuvel Noah Haram – animali hackerabili, condannati alla servitù per tutta la vita dell’élite benestante.
La missione dichiarata del WEF sembra abbastanza innocua, ma il lungo finale è orribile se li prendiamo in parola.
“ Il World Economic Forum è l’Organizzazione Internazionale per la Cooperazione Pubblico-Privato”
Nel mio ultimo articolo ho esplorato alcune delle connessioni tra l’industria tecnologica, il governo, i grandi investimenti e le banche centrali che costituiscono ciò che Klaus Schwab, fondatore e presidente esecutivo del World Economic Forum chiama “cooperazione pubblico-privato” e l’ho dimostrato nient’altro che corruzione sistemica, innesto e welfare aziendale.
Questo scenario può essere spesso il caso, ma ci sono stati momenti in passato in cui i partenariati pubblico-privato sono stati molto più della semplice corruzione e inefficienza. Con l’alba del COVID-19 e l’annuncio del Great Reset da parte del World Economic Forum, è fondamentale esaminare l’altro lato molto più oscuro dei partenariati pubblico-privato. Come vedremo, purtroppo, ci sono molte ragioni per essere preoccupati (oltre a quelli che molti chiameranno allarmisti) per i continui progressi verso la distopia autoritaria.
La storia oscura della cooperazione pubblico-privato
All’inizio del periodo di riarmo prebellico degli anni ’30 nella Germania nazista, Hugo Junkers era il proprietario di uno dei produttori di aerei più rispettati e innovativi in Germania. Quando i nazisti presero il potere nel 1933, il Reichskommissar dell’aviazione, Hermann Göring:
…ha chiesto a Junkers e alle sue imprese di aiutare nel riarmo tedesco. Junkers ha rifiutato, a cui i nazisti hanno risposto chiedendo la proprietà di tutti i brevetti e le quote di mercato dalle sue restanti società sotto minaccia di reclusione per alto tradimento.
Junkers è stato confinato agli arresti domiciliari ed è morto misteriosamente lo stesso giorno in cui i funzionari nazisti hanno visitato la sua casa per un giro di “negoziati” per convincerlo a rinunciare alla sua compagnia. “Molto poco dopo, sua moglie Therese cedette tutto il controllo delle società e dei brevetti Junkers ai nazisti per una piccola frazione del loro valore”.
In cooperazione pubblico-privato con i nazisti ma senza Hugo, la società Junkers progettò e produsse il famigerato bombardiere in picchiata Stuka che devastò l’Europa durante la seconda guerra mondiale.
A differenza di Junkers, i dirigenti e gli azionisti di un certo numero di società con nomi ancora familiari come Krupp, Bayer, BMW, Daimler e IG Farben collaborarono proficuamente con i nazisti durante lo stesso periodo. Una di queste società era la filiale di Ravensburg in Germania di una società svizzera meno nota, la Escher-Wyss AG , il cui amministratore delegato era un certo Eugen Schwab, padre di Klaus Schwab .
Come riporta Johnny Vedmore per Unlimited Hangout, durante questo periodo, Escher-Wyss, era il più grande datore di lavoro a Ravensburg. Inoltre, nello stesso periodo e mentre Eugen Schwab era amministratore delegato, la fabbrica di Ravensburg ricevette il titolo di “National Socialist Model Company”. Questo premio non fu per niente in quanto la fabbrica di Ravensburg impiegava lavoratori forzati e manteneva persino un piccolo campo speciale per questi “lavoratori” nei locali della fabbrica. In particolare per lo sforzo bellico, Escher-Wyss aiutò la Wehrmacht nazista a produrre:
…significative armi da guerra così come armamenti più basilari. La società Escher-Wyss era leader nella tecnologia delle grandi turbine per dighe idroelettriche e centrali elettriche, ma produceva anche parti per aerei da combattimento tedeschi.
Inoltre:
L’azienda aveva progettato una turbina da 14.500 HP per l’impianto idroelettrico strategicamente importante dell’impianto industriale di Norsk Hydro a Vemork, vicino a Rjukan in Norvegia. L’impianto di Norsk Hydro, in parte alimentato da Escher Wyss, era l’unico impianto industriale sotto il controllo nazista in grado di produrre acqua pesante, un ingrediente essenziale per produrre plutonio per il programma della bomba atomica nazista.
Le forze alleate erano consapevoli degli sviluppi potenzialmente rivoluzionari, come rivelato dal Record Group 226 compilato dall’Ufficio dei servizi strategici (OSS) dell’esercito americano. Nel 1944, aiutate dall’intelligence, le forze di resistenza norvegesi riuscirono ad affondare la nave che trasportava l’acqua pesante in Germania. Come dice Vedmore, “Con l’aiuto di Escher-Wyss, i nazisti furono quasi in grado di cambiare le sorti della guerra e portare a una vittoria dell’Asse”.
Nel 1945, con la sconfitta di Hitler, non c’era più un padrone nazista da servire, ma non importa. Il vuoto di potere rimanente è stato riempito non solo dagli Stati Uniti e dagli alleati, ma dalla stessa Guerra Fredda. Per Eugen, e successivamente per Klaus, ciò significava l’ascesa del Military Industrial Complex (MIC). Avvolto in un’affascinante patina di democrazia, il MIC era un treno per sugo più grande, nuovo e migliorato, e molto più redditizio di quanto la Germania nazista avesse mai avuto il potenziale di diventare. Ha esportato la sua violenza lontano dall’Europa in posti come il Vietnam, e stava crescendo.
La carriera di Eugen ha continuato ad avanzare. Nel 1966 (dopo che Klaus aveva raggiunto la maggiore età), Eugen era Presidente della Camera di Commercio di Ravensburg e coinvolto nella fondazione di un comitato per la costruzione di un tunnel ferroviario che collegasse la Svizzera con l’Italia. Questo particolare tunnel non è mai stato costruito, ma i suoi commenti riguardo al comitato mostrano che probabilmente ha avuto una forte influenza su Klaus in termini di filosofia mondiale. Ha definito questo comitato come un progetto “che crea una connessione migliore e più veloce per i grandi circoli nella nostra Europa sempre più convergente e offre così nuove opportunità di sviluppo culturale, economico e sociale”. Come Klaus e il suo concetto di “capitalismo delle parti interessate”, Eugen ha cercato di plasmare la natura dell’interazione culturale e sociale e di utilizzare lo stato per fonderli con attività a scopo di lucro. Adesso, ricordare i tipi di “sviluppo” culturale e sociale con cui Eugen era stato disposto a collaborare durante il nazismo poco tempo prima. Eugen Schwab si inserì come beneficiario della macchina da guerra nazista, non perché fosse nazista o perché amasse la guerra, ma perché la macchina da guerra nazista era la macchina più grande e potente disponibile in cui inserirsi.
Nel 1967, Klaus Schwab aveva conseguito diversi diplomi tra cui un Master in Pubblica Amministrazione presso la John F. Kennedy School of Government di Harvard. Mentre era ad Harvard, a Schwab fu insegnato da Henry Kissinger. Naturalmente Kissinger sarebbe presto diventato consigliere per la sicurezza nazionale del presidente Nixon, nonché un famigerato criminale di guerra. Klaus, tuttavia, in seguito nomina Kissinger come una delle prime tre o quattro figure che hanno maggiormente influenzato il suo pensiero nel corso della sua vita.
Due anni dopo, è stato il turno di Klaus come amministratore della Sulzer Escher-Wyss AG, appena fusa. Con il suo arrivo, la compagnia iniziò nientemeno che la proliferazione illegale della tecnologia delle armi nucleari. Ancora, secondo Vedmore, “… mentre Schwab era nel consiglio di amministrazione, [l’azienda] iniziò anche a svolgere un ruolo fondamentale nello sviluppo del programma illegale di armi nucleari del Sud Africa durante gli anni più bui del regime dell’apartheid. Klaus Schwab è stato una figura di spicco nella fondazione di una cultura aziendale che ha aiutato Pretoria a costruire sei armi nucleari e ad assemblarne parzialmente una settima”. Inoltre:
… Il Sud Africa aveva costruito un reattore come parte di un piano per la produzione di plutonio, il SAFARI-2 situato a Pelindaba. SAFARI-2 faceva parte di un progetto per sviluppare un reattore moderato da acqua pesante… Questo collegamento allo sviluppo di acqua pesante per la creazione di uranio [sic, probabile plutonio], la stessa tecnologia che era stata utilizzata dai nazisti anche con l’aiuto di Escher-Wyss, potrebbe spiegare perché i sudafricani inizialmente hanno coinvolto Escher-Wyss.
Chiaramente Klaus ha visto ciò che suo padre aveva fatto e all’inizio ha cercato di emularlo. Apparentemente insoddisfatto, tuttavia, cercò e fece conoscenza con pesci più grandi di suo padre, che una volta aveva giocato bene con i nazisti e se l’era cavata.
Nel 1946 Hermann J. Abs divenne membro della Lega Europea per la Cooperazione Economica. La missione dell’ELEC era di sviluppare politiche sull’integrazione monetaria, sui trasporti comuni, sull’energia e sui sistemi di welfare. Inoltre, l’ELAC era generalmente dedicato all’istituzione del mercato comune europeo, che è stato il precursore dell’Unione europea. Nel 1948, Abs fu incaricato di destinare i fondi del Piano Marshall a beneficiari idonei nell’industria tedesca e nel 1949 divenne uno dei principali consulenti finanziari di Konrad Adenauer, il primo cancelliere della Germania occidentale del dopoguerra. Apparentemente, a questo punto, Abs era un uomo della nuova Europa progressista, unificante e proprio il tipo di leader aziendale di alto livello con cui un emergente come Klaus vorrebbe andare a gomito. Ora diamo un’occhiata più in profondità alla storia di Hermann.
Nel 1937, mentre i nazisti stavano espandendo il loro regno del terrore nei paesi vicini, Abs entrò a far parte del consiglio di amministrazione della Deutsche Bank, la più grande banca tedesca. Fu durante questo periodo che Deutsche Bank fu incaricata di “arianizzare” le banche in Austria e Cecoslovacchia che erano di proprietà di ebrei.
Nel 1942, come rappresentante dell’istituto di credito Deutsche Bank, Abs sedeva nei consigli di amministrazione di 40 società. Un quarto di questi si trovava nei paesi occupati dai nazisti e, come Escher-Wyss, utilizzava il lavoro schiavo. Nel 1943, la ricchezza di Deutsche Bank era quadruplicata. Uno dei consigli di amministrazione in cui prestava servizio Hermann Abs non era altro che la IG Farben, la cui controllata Degesch era la fornitrice del gas cianuro Zyklon B. utilizzato nelle camere a gas di Auschwitz e in altri campi di sterminio. A differenza di molti dei suoi colleghi della IG Farben (che dichiaravano ignoranza, ricevevano assoluzioni o condanne leggere, e proseguirono per “rispettabili” carriere industriali del dopoguerra), Abs, nonostante fosse stato arrestato dagli inglesi nel 1945 non fu mai perseguito per crimini di guerra. In seguito è tornato in Deutsche Bank come presidente del consiglio e, come abbiamo visto, è diventato una delle figure più importanti della ricostruzione tedesca del dopoguerra.
Infine, nel 1971, dopo aver assistito a una formula vincente di partenariato pubblico-privato portata avanti dal padre, Klaus Schwab ha creato un’organizzazione globale il cui unico scopo era promuovere la stessa formula più e più volte tra governi e traslocatori e agitatori aziendali politicamente collegati. Nel gennaio dello stesso anno si tenne a Davos, in Svizzera, l’inaugurale European Management Symposium, in seguito noto come World Economic Forum. Dopo un primo incontro di successo, il simposio dell’anno successivo prometteva di essere ancora migliore, ma sfortunatamente per Klaus:
Il Presidente del Meeting, Hermann J. Abs , Presidente di Deutsche Bank e all’epoca il più importante leader d’impresa europeo, dovette annullare la sua partecipazione con breve preavviso. (Enfasi aggiunta.)
E allora?
Negli Stati Uniti sono esistite numerose cosiddette partnership pubblico-private prima e dopo la seconda guerra mondiale. In effetti, sono stati in tutti gli angoli del globo da quando ci sono stati i governi. Molti li considerano dispendiosi e improduttivi, ma di solito non li consideriamo orribili come sopra. La storia mostra che possono sicuramente essere vissuti. Inoltre, i progressisti credono in tutti i tipi di ragioni per cui sono utili. Allora perché preoccuparsi così tanto del padre di Klaus Schwab e del suo ruolo periferico in un regime a lungo sconfitto e se Klaus potrebbe aver imparato una o due cose da lui? Non viviamo più in quel mondo. Siamo andati avanti.
Siamo davvero andati avanti…
Nelle parole di Klaus Schwab:
Siamo sull’orlo di una rivoluzione tecnologica che cambierà radicalmente il modo in cui viviamo, lavoriamo e ci relazioniamo gli uni con gli altri. Nella sua scala, portata e complessità, la trasformazione sarà diversa da qualsiasi cosa l’umanità abbia mai sperimentato prima.
Sta descrivendo quella che lui e la folla che si riversa a Davos chiamano la “Quarta Rivoluzione Industriale” . Lui continua:
La prima rivoluzione industriale utilizzava acqua e vapore per meccanizzare la produzione. Il Secondo utilizzava l’energia elettrica per creare una produzione di massa. Il Terzo utilizzava l’elettronica e la tecnologia dell’informazione per automatizzare la produzione. Ora una Quarta Rivoluzione Industriale sta costruendo sulla Terza, la rivoluzione digitale in atto dalla metà del secolo scorso. È caratterizzato da una fusione di tecnologie che sta offuscando i confini tra la sfera fisica, digitale e biologica.
Elenca una serie di tecnologie emergenti:
… come l’intelligenza artificiale, la robotica, l’Internet delle cose, i veicoli autonomi, la stampa 3-D, la nanotecnologia, la biotecnologia, la scienza dei materiali, l’accumulo di energia e l’informatica quantistica.
E:
La velocità delle scoperte attuali non ha precedenti storici. Rispetto alle precedenti rivoluzioni industriali, la Quarta si sta evolvendo a un ritmo esponenziale piuttosto che lineare. Inoltre, sta sconvolgendo quasi tutti i settori in ogni paese. E l’ampiezza e la profondità di questi cambiamenti annunciano la trasformazione di interi sistemi di produzione, gestione e governance.
Ci dice che il tipo di impatto che gli attuali cambiamenti tecnologici avranno sulle nostre vite e sull’economia è come niente che abbiamo mai visto e implica che, come individui, non siamo attrezzati per affrontare le sue sfide. Nel suo libro del 2017, La quarta rivoluzione industriale, scrive:
Circa il 47% dell’occupazione totale negli Stati Uniti è a rischio, forse nel prossimo decennio o due, caratterizzato da una portata molto più ampia di distruzione di posti di lavoro a un ritmo molto più rapido rispetto ai cambiamenti del mercato del lavoro sperimentati nelle precedenti rivoluzioni industriali.
Nel suo libro del 2018, Shaping the Fourth Industrial Revolution, Schwab scrive:
Diventeremo più capaci di manipolare i nostri geni e quelli dei nostri figli. Questi sviluppi sollevano domande profonde: dove tracciamo il confine tra uomo e macchina? Cosa significa essere umano?
Chi siamo “noi”? Qualcuno potrebbe diventare più bravo a manipolare i miei geni e quelli dei miei figli, ma non sembra davvero includermi. Hai intenzione di diventare più bravo a manipolare i tuoi geni? Richiede molto know-how. Buona fortuna. I collettivisti come l’uso della parola “noi” da parte di Schwabs possono essere sia ipnotici che assurdi.
E:
Le tecnologie della quarta rivoluzione industriale sembrano quindi minare la scelta e la capacità degli esseri umani di applicare le proprie competenze e interessi a un lavoro significativo e possono portare generazioni di lavoratori a vivere vite precarie e frammentate. La gestione di questi turni richiederà nuove normative per il lavoro non standard, investimenti nell’apprendimento degli adulti e servizi per l’impiego proattivi.
Sicuramente sembra che sappia di cosa sta parlando. Ha ragione? È questo il futuro? Forse. Ma, alla luce di tutto ciò che sappiamo su Klaus Schwab, supponendo che tutti questi cambiamenti si realizzino, non è altrettanto importante chiedersi: “Chi ne beneficia?” Klaus ci dice chi dovrebbe trarne beneficio. Perché, tutti, ovviamente! Tutti gli “stakeholder” devono essere riuniti in nuove forme del 21 ° una “governance” globale del secolo, imbevuta di “una nuova mentalità di leadership” per garantire che tutte le nuove tecnologie siano progettate con i “nostri valori collettivi” integrati fin dall’inizio. In questo modo, le “esternalità” della Quarta Rivoluzione Industriale (4thIR) possono essere adeguatamente gestite e la promessa della nuova era tecnologica può essere incorporata nelle “città intelligenti” e “colmare il divario digitale” verso le parti più remote del pianeta a beneficio delle persone più isolate. Quindi, per tutti, significa letteralmente tutti .
Va bene, ma a parte tutti chi ne beneficia? Tra i partner fondatori elencati del Center for the Fourth Industrial Revolution del WEF ci sono: Salesforce, Accenture, Deloitte, Facebook, Hitachi, Huawei, McKinsey, Microsoft, Mitsubishi, Palantir, Visa, Gavi, the Vaccine Alliance e Netflix. I principali azionisti e dirigenti di queste società sono solo alcuni degli “stakeholder” del 4°IR. Stakeholder come questi sono quelli importanti perché sono quelli che pagano profumatamente Klaus Schwab per fare quello che fa. E questo è solo il lato privato della “cooperazione pubblico-privato”. Quando scrive del 4°IR, il WEF dedica un’enorme quantità di stampa e immobili online non solo a questioni di “privacy” ma anche ai “nostri valori collettivi”. Queste sono aree per la parte pubblica del partenariato. Schwab ci direbbe che il ruolo della parte pubblica è fare in modo che i bisogni e le preoccupazioni di tutti gli “stakeholder” siano ascoltati. Prevede anche un contesto normativo che sia accomodante ai “bisogni mutevoli e imprevisti”.
C’è però una caratteristica del lato “pubblico” del partenariato pubblico-privato senza il quale sarebbe inutile per Schwab e tutti gli enti di cui sopra: il monopolio statale sull’uso della forza e la sua minaccia.
Più specificamente, quindi, la mia domanda è: “Chi beneficia dell’uso della forza del governo in nome della Quarta Rivoluzione Industriale?”
In un white paper del World Economic Forum intitolato Reimagining Regulation for the Age of AI: New Zealand Pilot Project , gli autori affermano:
I moderni domini di regolamentazione sono così complessi che non possono più essere gestiti dal solo stato. Un moderno organismo di regolamentazione non è autoritario, ma fa parte di un sistema più ampio che influenza e guida attraverso una gamma completa di approcci. Poteri di regolamentazione più rigidi possono essere utili in determinate situazioni , mentre
gli approcci soft funzioneranno meglio in altre.NOTIZIE SUGGERITE
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…una mancanza di esperienza può essere risolta dando al gruppo la possibilità di avvalersi della consulenza di esperti quando è necessario. Altre sfide sono più complesse… un ambito troppo ristretto o specifico può andare contro le autorità di regolamentazione in aree di tecnologia in rapida evoluzione. Alcuni regolatori (come la Food and Drug Administration degli Stati Uniti…) hanno deliberatamente ampi mandati che hanno lo scopo di renderlo a prova di futuro se il campo si muove in direzioni impreviste. (Enfasi aggiunta.)
Le società sopra citate e innumerevoli come loro non solo dedicano tempo e risorse finanziarie significative al World Economic Forum, ma anche milioni di dollari alle campagne dei politici e dei loro partiti così come ai lobbisti che scrivono la legislazione che li regola.
Ci viene insegnato a credere che lo scopo della regolamentazione del governo sia proteggere i consumatori e il pubblico da attività commerciali nefaste o pericolose; e in alcuni casi, forse, lo fa davvero. Ma quando è più efficace, fornisce un monopolio imposto dal governo a un piccolo cartello. Questo è un vecchio gioco. Negli Stati Uniti risale almeno alle prime ferrovie transcontinentali. Ciò si ottiene con regolamenti, scritti dagli stessi lobbisti del settore, così costosi da implementare che solo le società più grandi e politicamente stabilite possono permettersi di implementarli. Tutte le altre competizioni vengono eliminate.
E che dire delle situazioni in cui “gli approcci soft funzioneranno meglio”? Una tempestiva partnership pubblico-privato da evidenziare in questi giorni è il lancio dei vaccini COVID-19, in particolare quando si tratta di mandati sui vaccini. Non c’erano mandati diffusi dal governo fino a quando il vaccino Comirnaty dal partner del WEF Pfizer non è stato approvato per l’uso dalla FDA. Chi trae vantaggio da questa rapida approvazione? Per il bene di Pfizer, era una buona cosa che fosse disponibile l’opzione “approccio morbido”, così come un “ampio mandato”. In caso contrario, sarebbe stato necessario un maggiore controllo della sua sicurezza ed efficacia.
È importante notare che l’attuale consiglio di Pfizer e il membro del WEF Scott Gottlieb, MD, sono stati commissari della FDA dal 2017 al 2019. Questi tipi di connessioni sono spesso indicati come “la porta girevole”. Quando il WEF parla di “approcci morbidi” e dice: “Un moderno organismo di regolamentazione non è autoritario”, sembra significare non autoritario nei confronti degli interessi delle aziende con il maggior peso legislativo e normativo, mentre può essere abbastanza autoritario per innumerevoli altri, come quelli che vengono vaccinati contro la loro volontà a beneficio di Pfizer.
La Fabian Society è un gruppo molto antico nato in Inghilterra nel 1884, con lo scopo di formare un unico stato socialista globale. Prendono il nome dal generale romano Fabius, che utilizzò strategie attentamente pianificate per indebolire lentamente i suoi nemici per un lungo periodo di tempo per ottenere la vittoria. Il “socialismo fabiano” utilizza il cambiamento incrementale su un lungo periodo di tempo per trasformare lentamente uno stato invece di usare la rivoluzione violenta per il cambiamento. È essenzialmente socialismo di nascosto. Il loro stemma originale era uno scudo con un lupo travestito da agnello che reggeva una bandiera con le lettere FS Oggi il simbolo internazionale della Società Fabian è una tartaruga, con il motto qui sotto: “Quando colpisco, colpisco forte”.
I membri della Fabian Society includevano HG Wells, George Bernard Shaw, Sidney Webb, Beatrice Webb, Annie Besant, Graham Wallas, Tony Blair e il nuovo “Primo Ministro” australiano Julia Gillard.
La Fabian Window è una vetrata in mostra alla London School of Economics e raffigura Sidney Webb e Edward R. Pease che martellano la terra su un’incudine sotto l’emblema della Fabian Society. Nella parte superiore della finestra ci sono le parole “Rimodellalo più vicino al desiderio del cuore”.
Per darti un’idea del tipo di mondo che queste persone vorrebbero ‘rimodellare’, ecco una citazione di George Bernard Shaw: “Sotto il socialismo, non ti sarebbe permesso essere povero. Saresti nutrito, vestito, alloggiato, istruito e impiegato con la forza, che ti piaccia o no. Se si scoprisse che non avevi abbastanza carattere e industria per valere tutti questi problemi, potresti essere giustiziato in modo gentile; ma finché ti è permesso vivere, dovresti vivere bene». L’ultimo Stato Nanny, senza libero arbitrio o diritto di scelta; sei di proprietà delle élite e scartato quando non sei più utile.
I membri della Fabian Society hanno fondato il British Labour Party, la London School of Economics, la Corte internazionale di giustizia dell’Aia e sono stati ampiamente coinvolti nella creazione delle Nazioni Unite e della Società delle Nazioni prima di essa. Hanno un’enorme influenza nelle questioni globali, ma quasi nessuno sa chi sono e cosa rappresentano. Sono molto forti sostenitori della pseudoscienza del riscaldamento globale antropogenico catastrofico perché sono il tipo di persone che hanno dirottato il movimento ambientalista per usarlo a proprio vantaggio politico. Il loro intento è usare le questioni ambientali come mezzo per unire le persone e chiedere che i problemi vengano risolti, con l’intenzione di chiedere un governo globale che abbia l’autorità di “aggiustare” il riscaldamento globale perché i governi nazionali sovrani non hanno questa capacità. L’Agenda 21 delle Nazioni Unite è un esempio di programma della Fabian Society che stabilisce i requisiti internazionali su come le persone devono vivere, imparare, viaggiare, mangiare e comunicare. Il suo unico scopo è il controllo delle persone, non la protezione dell’ambiente.
I membri della Fabian Society si sono infiltrati nei governi nazionali e regionali di tutto il mondo, alcuni dei quali controllano i governi. Le società Fabian locali si descrivono spesso come “centri di pensiero di sinistra” e simili, per cercare di ingannare le persone riguardo alle loro vere convinzioni. Comprensibilmente, molti membri sono spesso riluttanti ad ammettere la loro affiliazione.
Socialista è una parola troppo morbida da usare per queste persone, la loro idea di un mondo perfetto assomiglia di più a un sistema “fascista nel suo nucleo e amministrato attraverso una forma di socialismo scientifico”. Il risultato è una società “comunitaria” in cui l’individualismo deve essere abbandonato per il miglioramento dello stato. Penso che la maggior parte di noi non voglia vivere in un mondo del genere, ma i nostri leader hanno preso una decisione e non smetteranno di lottare per questo, indipendentemente da ciò che pensa il pubblico.
Comprendere il comunismo oggi e i suoi effetti di vasta portata sulla nostra società attraverso istituzioni come la Fabian Society, e comprendere il suo scopo ultimo di distruggere Nazioni, Culture e Tradizioni al fine di realizzare un governo mondiale unico.. Conosciuto oggi come il Nuovo Ordine Mondiale.
La Fabian Society è nata in Inghilterra nel 1884, con lo scopo di formare un unico stato socialista globale. Prendono il nome dal generale romano Fabius, che utilizzò strategie attentamente pianificate per indebolire lentamente i suoi nemici per un lungo periodo di tempo per ottenere la vittoria.
Il “socialismo fabiano” utilizza il cambiamento incrementale su un lungo periodo di tempo per trasformare lentamente uno stato invece di usare la rivoluzione violenta per il cambiamento. È essenzialmente socialismo di nascosto, una lenta marcia verso un Nuovo Ordine Mondiale.
BLAIR, Eric Arthur (‘George Orwell’, 1903-1950).
Manoscritto autografo, ‘Culture & Democracy’, appunti per una conferenza, [1941].
12 pagine, 201 x 163mm (macchia di ruggine dove è stato incollato);
[E:] Tre lettere dattiloscritte firmate (‘George Orwell’) a [Billy] Hughes e al successivo segretario della Fabian Society, Londra, 2 agosto 1941, 30 settembre 1941 e 27 luglio 1942. 3 pagine in totale, 202 x 126mm – 240 x 190mm;
[Con:] copia della corrispondenza relativa all’organizzazione della conferenza di Orwell alla Fabian Society e alla sua contestata pubblicazione, incluse 6 uscite dai segretari della Society a Orwell (8 articoli in totale).
La cultura come la conosciamo [è] inestricabilmente legata alla sopravvivenza della democrazia”: Appunti autografi di George Orwell e lettere relative alla sua conferenza alla Fabian Society su ‘Cultura e Democrazia’, e la disputa che seguì la sua pubblicazione. Gli appunti si aprono con un piano schematico per la conferenza: “i. Democrazia – che cos’è / ii. Nessuna possibilità di sopravvivenza / iiii. Cultura – che cos’è / iv. La sua possibile rinascita sotto la democrazia e l’estinzione sotto il fascismo”, proseguendo poi con brevi punti che abbozzano i suoi argomenti sullo stato della democrazia (“Deve cambiare perché nella sua forma attuale non può sopravvivere”), sul perché i cambiamenti alla democrazia sono inevitabili (toccando la democrazia capitalista, la struttura del lavoro, il ruolo dell’intellighenzia, il pacifismo e l’atteggiamento verso la guerra, e il fascismo), sul significato della cultura (discutendo l’importanza dell’arte, le “curve ascendenti e discendenti della civiltà”, il ruolo della macchina) e la sua sopravvivenza (menzionando “la necessità di difendere la nostra cultura democratica occidentale contro il totalitarismo”, il valore dell’individuo, la letteratura e gli scrittori “pro-fascisti”, incluso Hemingway, e la loro opposizione). Le lettere riguardano l’organizzazione della conferenza, compresa la riluttanza di Orwell a fornire un copione – “Parlo sempre da appunti. Potrei scrivere la conferenza e farvene avere una copia, ma trovo che se lo faccio dà una sorta di rigidità che cerco di evitare nel parlare” [30 settembre 1941] – e il suo successivo dispiacere nello scoprire che erano state fatte delle modifiche: Vedo che, oltre a smorzare diverse frasi che ho usato, avete esaminato il mio manoscritto e alterato ogni frase che rivelava che stavo tenendo una conferenza orale … ciò dà un’impressione piuttosto falsa del mio stile scritto e mi fa usare frasi che non mi sarei mai sognato di usare” [27 luglio 1942].
La pubblicazione di ‘Culture and Democracy’ in Victory or Vested Interests (1942) di Routledge con alterazioni rispetto alla conferenza originale suscitò l’ira di Orwell, rivolta alla Fabian Society, che si era assunta la responsabilità di passare il copione dello stenografo all’editore. Le note originali del suo discorso sono qui: i manoscritti autografi di George Orwell sono rari all’asta.
Ma qual è il vero background di questa organizzazione segreta?
Parte di questo deriva dalla riluttanza spesso deliberata dei massoni a parlare dei rituali dell’organizzazione agli estranei, secondo Time . Ma è anche in parte il risultato di molti film e libri popolari, come ” Il Codice Da Vinci ” di Dan Brown (Doubleday, 2003), che hanno favorito idee sbagliate o rappresentato l’ordine in una luce poco lusinghiera.
In realtà, però, la Massoneria è un’organizzazione mondiale con una storia lunga e complessa. I suoi membri hanno incluso politici, ingegneri, scienziati, scrittori, inventori e filosofi. Molti di questi membri hanno svolto ruoli di primo piano in eventi mondiali, come rivoluzioni, guerre e movimenti intellettuali.
COS’È LA MASSONERIA?
Oltre ad essere la più antica organizzazione fraterna del mondo, la Massoneria è anche la più grande organizzazione di questo tipo, vantando una stima di membri in tutto il mondo di circa 6 milioni di persone, secondo un rapporto della BBC . Come suggerisce il nome, un’organizzazione fraterna è quella composta quasi esclusivamente da uomini che si riuniscono per reciproco vantaggio, spesso per motivi professionali o di affari. Tuttavia, al giorno d’oggi anche le donne possono essere massoni (ne parleremo più avanti).
Ma i massoni, o massoni come vengono talvolta chiamati, si dedicano anche a obiettivi più elevati. Legati insieme da riti segreti di iniziazione e rituali, i suoi membri promuovono apparentemente la “fratellanza degli uomini” e in passato sono stati spesso associati ai principi dell’Illuminismo del XVIII secolo come l’antimonarchismo, il repubblicanesimo, la meritocrazia e il governo costituzionale, ha affermato Margaret Jacob , professore emerito di storia europea presso l’ Università della California, Los Angeles e autore del libro ” The Origins of Freemasonry: Facts and Fictions ” (University of Pennsylvania Press, 2005).
Questo non vuol dire che la Massoneria sia del tutto laica e priva di aspetti religiosi. I suoi membri sono incoraggiati a credere in un essere supremo, che nel gergo della Massoneria è conosciuto come il “Grande Architetto dell’Universo”, ha aggiunto Jacob.
Relazionato: Perché il cristianesimo ha così tante denominazioni?
Questo grande architetto è paragonabile a un creatore deistico piuttosto che a un Dio personale come immaginato dal cristianesimo , secondo Jacob. Il concetto di deismo, che ha le sue origini nell’Illuminismo del 17° secolo, promuove l’idea che l’essere supremo sia come l’ultimo “orologiaio”; una divinità che ha creato l’universo ma non ha un ruolo attivo nella vita delle sue creazioni.
Un codice etico guida anche il comportamento dei membri. Questo codice è derivato da diversi documenti, il più famoso dei quali è una serie di documenti noti come “Antichi Oneri” o “Costituzioni”. Uno di questi documenti, noto come “Regius Poem” o “Halliwell Manuscript”, è datato intorno all’ultimo XIV o all’inizio del XV secolo, ed è secondo quanto riferito il documento più antico a menzionare la Massoneria, secondo la Pietre-Stones Review of Massoneria , una rivista online scritta da massoni. Il manoscritto di Halliwell è scritto in versi e, oltre a tracciare presumibilmente la storia della massoneria, prescrive anche un comportamento morale corretto per i massoni. Ad esempio, esorta i membri a essere “risoluti, fidati e sinceri” e “non accettare tangenti” o ”
Mentre molti massoni sono cristiani, la massoneria e il cristianesimo hanno avuto una relazione complessa, spesso divisiva. Secondo Pauline Chakmakjian , alcuni cristiani ortodossi hanno contestato il deismo della Massoneria e i suoi legami spesso percepiti con il paganesimo e l’occulto .
Ma la Chiesa cattolica è stata tra i suoi critici più aspri. Nel 1738, un decreto papale proibiva ai cattolici di diventare massoni, scrisse Jacob. Ancora oggi, il divieto papale sulla Massoneria rimane in vigore, con la Chiesa che dichiara la Massoneria “inconciliabile con la dottrina della Chiesa”, secondo il Vaticano .
QUANDO È NATA LA MASSONERIA?
Le origini della Massoneria sono oscure e l’argomento è pieno di miti e speculazioni. Una delle affermazioni più fantasiose è che i Massoni discendano dai costruttori del Tempio di Salomone (noto anche come Primo Tempio) a Gerusalemme , secondo Jacob. Altri hanno sostenuto che i Massoni siano nati come una propaggine dei Cavalieri Templari, un ordine militare cattolico risalente al medioevo, secondo Sky History .
Il famoso rivoluzionario americano Thomas Paine tentò di far risalire le origini dell’ordine agli antichi egizi e ai druidi celtici . C’è anche una voce di lunga data secondo cui i massoni sono gli stessi degli Illuminati , una società segreta del 18° secolo che ebbe inizio in Germania, scrisse Jacob. La maggior parte di queste teorie sono state sfatate, anche se alcune persone continuano a crederci.
“La Massoneria ha le sue origini nelle corporazioni di scalpellini dell’Europa medievale”, ha detto Jacob a WordsSideKick.com. Queste corporazioni, particolarmente attive durante il XIV secolo, furono responsabili della costruzione di alcune delle più belle architetture d’Europa, come le ornate cattedrali gotiche di Notre Dame a Parigi e l’Abbazia di Westminster a Londra.
Come molte corporazioni di artigiani dell’epoca, i suoi membri custodivano gelosamente i loro segreti ed erano selettivi su chi sceglievano come apprendisti. L’iniziazione per i nuovi membri richiedeva un lungo periodo di formazione, durante il quale imparavano il mestiere e spesso venivano insegnati matematica e architettura avanzate. Le loro abilità erano così richieste che massoni esperti erano spesso ricercati da monarchi o funzionari della chiesa di alto rango, ha detto Jacob.
Le corporazioni fornivano ai membri non solo protezione salariale e controllo di qualità sul lavoro svolto, ma anche importanti connessioni sociali, ha aggiunto. I membri si sono riuniti nelle logge, che fungevano da quartier generale e punti focali in cui i massoni socializzavano, partecipavano ai pasti e si riunivano per discutere gli eventi e le questioni della giornata.
Tuttavia, con l’ascesa del capitalismo e dell’economia di mercato durante il XVI e il XVII secolo, il vecchio sistema delle corporazioni si ruppe, scrisse Jacob. Ma le logge massoniche sopravvissero. Al fine di rafforzare l’adesione e raccogliere fondi, le corporazioni di scalpellini iniziarono a reclutare non muratori. All’inizio, le nuove reclute erano spesso parenti dei membri esistenti, ma includevano sempre più individui facoltosi e uomini di alto rango sociale.
Molti di questi nuovi membri erano “dotti signori” interessati alle tendenze filosofiche e intellettuali che stavano trasformando il panorama intellettuale europeo dell’epoca, come il razionalismo, il metodo scientifico e la fisica newtoniana . Gli uomini erano ugualmente interessati alle questioni morali, in particolare a come costruire un carattere morale. Da questo nuovo obiettivo crebbe la “Massoneria speculativa”, iniziata nel XVII secolo. Questa forma modernizzata di Massoneria ha sminuito la lavorazione della pietra e le logge sono diventate luoghi di incontro per uomini dedicati e associati ai valori liberali occidentali, ha detto Jacob.
“La Massoneria come la conosciamo oggi è cresciuta all’inizio del XVIII secolo in Inghilterra e in Scozia”, ha detto. Una svolta importante nella storia della massoneria avvenne nel 1717, quando i membri di quattro logge separate di Londra si riunirono per formare quella che divenne nota come la Premier Gran Loggia d’Inghilterra. Questa Gran Loggia divenne il punto focale della Massoneria britannica e contribuì a diffondere e rendere popolare l’organizzazione. La Massoneria si diffuse rapidamente in tutto il continente; presto ci furono logge massoniche sparse in tutta Europa, dalla Spagna e dal Portogallo a ovest alla Russia a est. Fu stabilito anche nelle colonie nordamericane durante la prima metà del 18° secolo, secondo Jessica Harland-Jacobs .
Alla fine del XVIII secolo, al culmine dell’Illuminismo, la Massoneria aveva un notevole prestigio sociale. “Essere un massone significava che eri in prima linea nella conoscenza”, ha detto Jacob.
Tuttavia, la Massoneria non fu sempre accolta. Negli Stati Uniti negli anni ’30 dell’Ottocento, ad esempio, si formò un partito politico noto come Partito Anti-Massonico, riferì il Washington Post . Era il terzo partito politico originario della nazione ei suoi membri erano dediti a contrastare quella che credevano fosse l’indebita influenza politica della Massoneria. William Seward, che divenne segretario di stato del presidente Abraham Lincoln, iniziò la sua carriera politica come candidato anti-massonico.
LE DONNE E LE MINORANZE POSSONO DIVENTARE MASSONI?
Le prime logge massoniche erano esclusivamente maschili, il che significa che alle donne era vietato l’adesione, un punto chiarito nelle “Vecchie accuse” (“niente servi, niente donne, niente uomini immorali o scandalosi…”). Questa tradizione, un principio che rifletteva gli assetti sociali predominanti dell’epoca, continuò per molti decenni, soprattutto in Gran Bretagna.
Ma nel corso degli anni, le donne hanno iniziato sempre più a svolgere ruoli attivi nell’organizzazione, soprattutto nel continente europeo. In Francia durante gli anni Quaranta del Settecento, ad esempio, iniziarono ad apparire le cosiddette “logge di adozione”, disse Jacob. Si trattava di logge che ammettevano un misto di uomini e donne, queste ultime per lo più mogli, figlie e parenti femmine dei massoni maschi. Non erano completamente indipendenti ma erano sanzionati e attaccati alle tradizionali logge maschili. Ben presto, simili logge di adozione sorsero nei Paesi Bassi e infine negli Stati Uniti.
Al di fuori di questa tradizione, alla fine furono formate organizzazioni massoniche che ammettevano uomini e donne come membri a pieno titolo. Alcune di queste organizzazioni includevano l’Ordine dell’Amaranto, l’Ordine del Santuario Bianco di Gerusalemme e l’ Ordine della Stella d’Oriente . In queste organizzazioni, uomini e donne partecipano a riti massonici e le donne possono ricoprire posizioni di autorità e leadership.
La donna di grado più alto nell’Ordine della Stella d’Oriente, ad esempio, è conosciuta come la “Degna Matrona” ed è l’ufficiale che presiede l’organizzazione. Ci sono anche diverse organizzazioni di ragazze e giovani donne legate alla massoneria, come l’Ordine delle Figlie di Giobbe e l’Ordine Internazionale dell’Arcobaleno per le Ragazze, entrambe attive oggi. Le Rainbow Girls sono una propaggine dell’Ordine della Stella d’Oriente ed è in gran parte dedicata al servizio e alla carità, secondo Masonry Today .
Un nativo della California, che ha chiesto di rimanere anonimo, e che era un membro delle Rainbow Girls negli anni ’70, ricorda con affetto l’organizzazione. Da giovane, ha detto, non si è mai sentita inferiore perché era membro di una delle organizzazioni femminili. “Eravamo autonomi”, ha detto a WordsSideKick.com. “Abbiamo sempre deciso la nostra agenda. Semmai, guardando indietro, l’organizzazione mi ha dato un assaggio di una società leggermente utopica perché eravamo molto democratici. L’organizzazione era ben gestita e ben organizzata”.
Oggi i massoni tradizionali sono ancora esclusivamente uomini, ma le relative organizzazioni di massoni femminili sono ancora attive, molte coinvolte nella carità, nell’educazione e nella costruzione del carattere.
Simile al suo rapporto con le donne, la Massoneria negli Stati Uniti ha avuto una storia complicata con le minoranze etniche, in particolare i neri americani. Dopo che la Massoneria fu fondata nelle colonie americane, ma prima della Guerra Rivoluzionaria, alcuni coloni neri liberi, incluso un uomo di nome Prince Hall, fecero una petizione per l’adesione alla Loggia di Boston, Massachusetts, secondo il libro di Cécile Révauger ” Black Massoneria ” ( Simone e Schuster, 2016).
Hall fu negato, ma perseverò, ricevendo infine una carta nel 1784 dalla Gran Loggia in Inghilterra. La loggia massonica da lui fondata fu la prima loggia afroamericana negli Stati Uniti e divenne la base per molte altre logge nere che successivamente sorsero. Queste logge nere furono chiamate “Prince Hall Lodges” in onore del fondatore e furono istituite esclusivamente per gli afroamericani.
Sebbene i codici massonici non vietino rigorosamente l’appartenenza a minoranze etniche non bianche, l’integrazione delle logge tradizionali è stata una lotta in corso. I tentativi di integrare le logge tradizionali hanno avuto successo variabile. “Ci sono logge liberali che fanno lo sforzo extra, ma la maggior parte va semplicemente con chiunque si presenti”, ha detto Jacob.
Tuttavia, anche nel primo decennio di questo secolo, i tentativi di integrare alcune logge nel sud-est degli Stati Uniti hanno incontrato l’opposizione di alcuni membri bianchi, ha riferito il New York Times .
MASSONI FAMOSI
Secondo Business Insider , diverse figure storiche di spicco sarebbero state massoni, tra cui Simón Bolívar, noto come il “liberatore del Sud America” ; il filosofo francese Voltaire, noto per i suoi voluminosi scritti filosofici e politici; e il famoso poeta e scrittore tedesco Goethe, secondo la Massoneria Questioni . Wolfgang Amadeus Mozart, il famoso compositore, divenne massone nel 1784. La sua famosa opera, “Il flauto magico”, contiene elementi della Massoneria ed è un inno alle sue convinzioni massoniche, secondo NPR .
Nel suo libro ” Revolutionary Brotherhood: Freemasonry and the Transformation of the American Social Order, 1730-1840 ” (University of North Carolina Press, 1998), lo storico Steven Bullock ha notato che molti dei padri fondatori e notevoli rivoluzionari e presidenti americani erano massoni, tra cui George Washington, Paul Revere, Benjamin Franklin e Andrew Jackson. Franklin fu uno dei primi massoni in quella che allora era l’America coloniale, e nel 1734 divenne il Gran Maestro della Loggia di Filadelfia, secondo un articolo del 1906 pubblicato su The Pennsylvania Magazine of History and Biography .
I SIMBOLI DELLA MASSONERIA
Il mondo della Massoneria è composto da segni e simboli esoterici che sconcertano la maggior parte dei non massoni. Forse i più comuni sono il compasso e la squadra, che sono i simboli universalmente riconoscibili dell’organizzazione. Tipicamente decorano gli architravi sopra gli ingressi delle logge e si possono trovare sui grembiuli indossati dai massoni durante i rituali.
Sebbene non ci sia un significato unico e universalmente concordato, la maggior parte dei massoni sosterrebbe probabilmente che questi due oggetti in congiunzione hanno lo scopo di rappresentare come un massone dovrebbe comportarsi, secondo un dizionario online di simboli massonici . Il quadrato significa che un uomo dovrebbe agire in modo “quadrato” con i suoi simili, cioè dovrebbe essere onesto e schietto in tutti i suoi rapporti. La bussola è un promemoria per impegnarsi con moderazione e non lasciarsi trasportare dai vizi della vita.
In generale, i simboli massonici – come l’alveare, l’albero di acacia e l’occhio onniveggente, solo per citarne alcuni – hanno lo scopo di invocare ideali, ricordare ai membri le corrette modalità di condotta e di comportamento e impartire lezioni importanti.
“I simboli della massoneria hanno in gran parte a che fare con l’etica – come si dovrebbe vivere la propria vita”, ha detto l’ex Rainbow Girl.
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LA MASSONERIA È ANCORA RILEVANTE?
Oggi, la Massoneria sta subendo un declino, secondo un articolo del 2020 di.
“Le logge stanno attraversando un periodo terribile nel reclutare uomini”, ha detto Jacob. “La maggior parte dei giovani uomini oggi non accetta questo tipo di distinzioni, come posti esclusivamente per uomini e posti esclusivamente per donne”.
Di conseguenza, l’appartenenza alle logge è diminuita e l’attrazione per entrare a far parte di un’enclave esclusiva e privilegiata di uomini non ha più l’attrazione che aveva una volta. Sebbene ci siano logge massoniche in ogni stato degli Stati Uniti, molte di queste ora sono vacanti.
Una delle ragioni di questo declino è stata la concorrenza di organizzazioni fraterne e di servizio simili, come gli Odd Fellows, i Cavalieri di Colombo, l’Ordine benevolo e protettivo degli alci e E Clampus Vitus. Ma è anche possibile che questo declino possa essere spiegato dai diversi valori sposati dalle nuove generazioni, sistemi di valori che sono spesso in contrasto con le generazioni precedenti.
Il problema del declino, ha detto Jacob, è radicato nell’attuale composizione delle logge. La maggior parte dei membri, ha osservato, ha un’età compresa tra i 50 ei 60 anni, è prevalentemente bianca e ha una politica molto conservatrice. “Questo non attira le giovani generazioni”, ha detto. “Anche le forze armate ora sono integrate per razza e genere, ma non le logge”.
RISORSE ADDIZIONALI
Guarda questo breve video animato su cosa fanno effettivamente i massoni, da The Infographics Show su YouTube . Scopri di più su “Il flauto magico” di Mozart e su come rappresenta la sua iniziazione alla Massoneria in questo video della Los Angeles Philharmonic Orchestra . Leggi come Smithsonian Magazine ha descritto un tour del Tempio Massonico di Washington DC nel 2007.
BIBLIOGRAFIA
- Dan Brown ” Il Codice Da Vinci ” (Doubleday, 2003)
- Hamish Mackay, ” I massoni spiegano i rituali e i benefici dell’appartenenza “, BBC News, 28 febbraio 2018
- Margaret C Jacob, ” Le origini della massoneria: fatti e finzioni ” (University of Pennsylvania Press, 2005)
- ” Il poema religioso: manoscritto di Halliwell ” Pietre-Stones Review of Massoneria
- Dichiarazione sulle Associazioni Massoniche , Il Vaticano
- Il libro di Cécile Révauger ” La Massoneria Nera ” (Simon e Schuster, 2016)
- Shaila Dewan e Robbie Brown, ” Membro nero testa il messaggio dei massoni nelle logge della Georgia” , The New York Times, 2 luglio 2099
- “ Mozart Meets the Masons: The Magic Flute ”, NPR, 23 ottobre 2009
- Steven Bullock ” Fratellanza rivoluzionaria: massoneria e trasformazione dell’ordine sociale americano, 1730-1840 ” (University of North Carolina Press, 1998)
- Julius F. Sachse, ” La cronologia massonica di Benjamin Franklin ” The Pennsylvania Magazine of History and Biography vol. 30, n. 2 (1906)
- Robert Mitchell, ” Come un rapimento da parte dei misteriosi massoni ha portato a un terzo partito politico, il primo della nazione “ , The Washington Post, 21 ottobre 2018
- Jessica Harland-Jacobs ” Massoneria e colonialismo “, The Handbook of Freemasonry (Brill, 2014)
di Damiano Mazzotti (sito)
lunedì 8 novembre 2021
FLa Fabian Society e la pandemia” è un ottimo saggio che prende in esame i legami tra un’antica società elitista anglosassone e l’emergenza sanitaria, con il mistero del ruolo di Roberto Speranza come ministro della Salute
“La Fabian Society e la pandemia” è un ottimo saggio che prende in esame i legami tra un’antica società elitista anglosassone e l’emergenza sanitaria, con il mistero del ruolo di Roberto Speranza come ministro della Salute (https://www.ariannaeditrice.it/prodotti/fabian-society-e-pandemia, 2021, 125 pagine essenziali intrise di scorrevolezza assoluta, 14,50 euro spesi da Dio).
La politica ufficiale e le discussioni politiche alla luce del sole sono solo una parte del grande gioco del potere. Esistono delle società elitarie più o meno conosciute che influenzano le politiche nazionali e la vita di tutti noi. La Fabian Society e alcune organizzazioni simili, influenzano l’agire politico e burocratico in molte nazioni del mondo, soprattutto in questa fase storica centrata sull’emergenza sanitaria perenne, sul controllo digitale, sull’ingegneria sociale e sulla biopolitica.
Le nostre libertà naturali e fondamentali devono essere difese a ogni costo. Servono quindi tutte le informazioni possibili per limitare i danni provocati dai politici e dai burocrati ricattati o corrotti. Purtroppo queste manipolazioni hanno radici molto profonde. Infatti la Fabian Society nasce nel 1884 e il Nuovo Ordine Mondiale risale al 1940. Il termine fu ideato da Herbert George Wells, che sognava “un governo mondiale socialista fondato sul primato della scienza” (p. 7).
Il nome anglosassone atipico Fabian “è ispirato a Quinto Fabio Massimo il Temporeggiatore, il console romano noto per aver combattuto Annibale e per la sua tattica militare… logorava le forze nemiche, evitando scontri in campo aperto, cercando invece una guerra tattica, fatta di atti di guerriglia, di nascondimenti, di avanzamenti e arretramenti. Un prendere tempo per arrivare a colpire in maniera decisiva solo al momento opportuno” (p.7)
Un libro e due misteri. Dalla Fabian Society a Roberto Speranza – AgoraVox Italia