Nikola Tesla fu un talentuoso ingegnere serbo che dedicò la sua vita agli studi sull’elettricità e a invenzioni geniali, al progresso della scienza teso al miglioramento dell’umanità: “Ho lavorato senza sosta per 38 anni fermandomi solo per pochissimi giorni” disse. Proprio per questo non si sposò mai e condusse una vita molto solitaria. Attribuiva un valore inestimabile all’introspezione notando che “la maggior parte delle persone è così assorbita dalla contemplazione del mondo esterno da ignorare completamente ciò che accade al loro interno”.

 

Tesla frequentò il Ginnasio a Karlovac, in Croazia, e poi Ingegneria Meccanica e Elettrica all’Università di Graz e di Praga (1879–1880). A Graz ebbe modo di osservare una dinamo, ovvero un generatore di corrente continua per mezzo di campi magnetici, e iniziò a focalizzarsi sui vantaggi che potevano derivare dall’utilizzo della corrente alternata.

Come vedremo, lo scienziato fu una fonte infinita di invenzioni e idee: dal tubo sottomarino per la posta (non realizzato), allo sviluppo dei motori a corrente alternata, al trasmettitore in grado di utilizzare l’energia presente nell’atmosfera per produrre energia elettrica illimitata, senza fili e gratuita (realizzato a Long Island ma poi distrutto perché contrario ad ogni tipo di interesse economico).

Oltre che dai successi professionali, tale periodo fu segnato però anche da un aggravarsi delle sue condizioni di salute. Un forte esaurimento nervoso rese necessario un periodo di convalescenza e lunghe camminate per recuperare le forze. Proprio una di queste passeggiate serali gli valse una importantissima intuizione: fu osservando un tramonto che concepì l’idea di usare un campo magnetico rotante per alimentare un motore elettrico. Intuì che il campo magnetico rotante potesse essere creato usando la corrente alternata al posto di quella continua.

Nel 1884, a 28 anni, decise di trasferirsi negli Stati Uniti, essenzialmente per le maggiori possibilità di finanziamento delle sue ricerche, considerando il forte interesse che c’era nello sviluppo nel settore dell’ingegneria elettrica. Avendo ricevuto una formazione prettamente Europea, Tesla percepiva l’impostazione americana meno affascinante e “rude”. Tuttavia, avendo già maturato importanti esperienze lavorative, ottenne un posto presso la Edison Machine Works di New York dove fu introdotto da una lettera dell’ing. Charles Batchelor, titolare della filiale francese dell’impresa di Edison.

Sin dall’inizio gli furono affidate mansioni impegnative, tra cui la progettazione di un nuovo generatore di corrente continua, per il quale Edison gli offrì un importante riconoscimento economico. Effettivamente, il lavoro di Tesla fruttò all’azienda di Edison diversi brevetti ma il riconoscimento promesso di fatto non arrivò mai. Progettò inoltre, senza ricompensa, un sistema d’illuminazione ad arco – basata su scintille elettriche tra due elettrodi.

Tesla lavorò duramente per Edison, ma poiché non ricevette mai il denaro che gli avrebbe permesso di finanziare i suoi progetti, giunsero ad una frattura irreversibile. Tesla lasciò quindi la Edison Machine e visse di stenti per almeno un anno.

In seguito, iniziò a perfezionare i motori a corrente alternata e quindi a presentare varie richieste di brevetti (ne ottenne circa 700); maturò inoltre l’idea che la corrente alternata multifase potesse trasmettere energia elettrica su lunghe distanze.

Il primo prototipo di motore a corrente alternata di Tesla interessò fortemente George Westinghouse (1846 – 1914) che, autore di 400 brevetti, aveva fatto fortuna producendo freni aerodinamici per le ferrovie.  La trasmissione della corrente su lunghe distanze rappresentava dunque un obiettivo importante per poter raggiungere un maggior numero di clienti.  Nel 1887, in un piccolo laboratorio indipendente poco distante dall’ufficio di Edison, Tesla mise a punto tutte le componenti del sistema per la generazione e l’utilizzo delle correnti alternate, tutt’oggi universalmente utilizzato.